Quasi un quarto degli italiani, il
23,3%, ha modificato le proprie abitudini quotidiane a seguito
delle minacce provenienti dall'integralismo islamico. Lo indica
il rapporto Eurispes. Più in dettaglio, il 17% limita le proprie
uscite nei luoghi affollati (cinema, teatri e discoteche),
mentre il 16% cerca di utilizzare meno i mezzi pubblici.
Maggiore il timore di frequentare stazioni e aeroporti, che
vengono evitati da un italiano su cinque (20,1%). Ma ad essersi
largamente diffusa, rileva il rapporto, è soprattutto la 'paura
dell'altro': in 4 casi su 10 (39,8%), uscendo fuori casa gli
italiani si trovano a guardare con maggiore sospetto le persone
dai tratti mediorientali. Si evidenzia, infine, che a un maggior
livello d'istruzione corrispondono minori timori: solo il 10,7%
dei laureati evita posti dove vi è maggiore concentrazione di
persone, a fronte del 18,8% dei diplomati, del 21,7% degli
aventi la licenza media e del 22,9% di quanti non hanno un
titolo di studio o possiedono la licenza elementare.
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