Niente più condanna per atti osceni,
per effetto della depenalizzazione di questo reato attuata dal
d.lgs n.8 del 2015, nei confronti di chi si apposta nei luoghi
frequentati da giovani ragazze per masturbarsi davanti ai loro
occhi. La Cassazione ha preso atto di quanto previsto dalla
recente riforma e ha annullato senza rinvio "perché il fatto non
è previsto dalla legge come reato" la condanna inflitta dalla
Corte di Appello di Catania il 14 maggio 2015 a carico di un
uomo di 69 anni rinviato a giudizio perché si esibiva davanti
alle studentesse che frequentavano la cittadella universitaria
nei pressi della quale lui si posizionava.
Ora a questo uomo sarà inflitta solo una multa amministrativa
di entità compresa tra i cinquemila e i trentamila euro; a
decidere l'ammontare sarà il Prefetto di Catania.
In primo e secondo grado, l' uomo era stato condannato a tre
mesi di reclusione convertiti nella multa di 3.420 euro. Ora gli
effetti penali scompaiono.
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