Ad un palestinese 'richiedente
asilo', la cui figlia era stata ferita in Cisgiordania da un
militare israeliano, il giudice monocratico del Tribunale civile
di Lecce Ottavio Colamartino ha riconosciuto lo status di
rifugiato dopo che la Commissione territoriale gli aveva
concesso solo la protezione per motivi umanitari. A comunicarlo
è l'avvocato Mariagrazia Stigliano che ha seguito il caso del
rifugiato politico ex-ospite di una struttura Sprar di Martina
Franca (Taranto). Lo status di rifugiato è stato esteso dal
giudice anche al fratello del palestinese che aveva fatto
ricorso.
L'Associazione Salam, ente gestore dello Sprar, aveva
denunciato tempo fa quanto capitato al profugo palestinese,
anche alla luce del grave episodio occorso in famiglia: il
ferimento di sua figlia che all'uscita da scuola, a Nablus (in
Cisgiordania), era stata raggiunta da un proiettile sparato da
un militare israeliano. Solo con lo status di 'rifugiato', il
palestinese avrebbe potuto ricongiungersi con la figlia.
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