Fortuna fu lanciata nel vuoto ''da
un'altezza superiore ai dieci metri'', una circostanza pertanto
compatibile con la ricostruzione degli inquirenti secondo cui
Chicca precipitò dal terrazzo del palazzo dove abitava, al Parco
Verde di Caivano, in provincia di Napoli, da oltre 25 metri.
Nicola Balzano, il medico legale che esaminò il cadavere
della bambina uccisa il 24 giugno 2014, ha testimoniato oggi
davanti alla quinta sezione della Corte di Assise al processo
che vede imputati Raimondo Caputo, detto Titò (accusato di
omicidio e violenza sessuale) e la sua ex compagna Marianna
Fabbozzi (che risponde di concorso nella violenza per non aver
denunciato gli abusi pur essendone a conoscenza). Già prima che
venisse eseguita l'autopsia fu evidente che la morte di Fortuna
Loffredo, che tutti chiamavano Chicca, fosse dovuta a un trauma
da caduta. Presentava infatti segni inequivocabili delle
fratture provocate dal violentissimo impatto e che sarebbero
state presto evidenziate dalla Tac.
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