Altro che ospiti nazionali, ospiti
internazionali, star di Hollywood e calciatori. La vera star del
festival è lui, sempre lui: Beppe Vessicchio. E quando si è
sparsa la voce che quest'anno il maestro con la barba non ci
sarà, sui social si è scatenata la "rivolta" con tanto di
petizioni e appelli.
"E' vero, quest'anno non dirigo - ha dichiarato all'ANSA
Vessicchio -. E' un caso: ero stato 'prenotato' da un paio di
cantanti che alla fine non sono stati invitati da Carlo Conti".
Vessicchio in realtà al festival non rinuncia: "Penso che andrò
lo stesso: perché l'ho promesso agli amici musicisti e per
promuovere il mio libro 'La musica fa crescere i pomodori' (in
uscita il 2 febbraio per Rizzoli, ndr) senza conflitto
d'interessi". La sua assenza risulta ancora più strana,
nell'anno della co-conduzione di Maria De Filippi: "Abbiamo
evitato l'effetto presepe con Giuseppe e Maria", ha scherzato il
maestro che ha detto no anche al ruolo di opinionista "io sono
un animale mitologico: metà uomo, metà orchestra".
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