Sono state respinte, in Corte
d'Assise d'Appello a Torino, le richieste degli avvocati
difensori di Michele Buoninconti, il vigile del fuoco condannato
in primo grado a 30 anni per l'omicidio della moglie Elena
Ceste.
I suoi legali, Giuseppe Marazzitta ed Enrico Scolari, avevano
chiesto di svolgere nuovi accertamenti, tra cui una perizia
medico legale sulle cause della morte. "Si tratta di un rito
abbreviato e per decidere è sufficiente basarsi sugli atti", ha
detto a margine dell'udienza l'avvocato della famiglia Ceste,
parte civile nel processo, Deborah Abate Zaro.
La scelta del rito abbreviato, che prevede uno sconto di un
terzo della pena, era stata scelta dai precedenti difensori di
Buoninconti in primo grado. "I giudici - continua l'avvocato
Abate Zaro - ritengono di avere tutto ciò che è necessario".
L'udienza riprenderà venerdì 27 gennaio con la requisitoria del
pm Laura Deodato, che nel processo rappresenta la procura
generale. La sentenza, per il momento, è fissata all' 11
febbraio.
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