Annamaria Franzoni dovrà risarcire
il professor Carlo Taormina per un mancato compenso di 275mila
euro. Lo ha deciso il tribunale civile di Bologna: la cifra
riguarda il compenso professionale mai percepito per averla
difesa nel processo sul 'delitto di Cogne'. Con Iva, interessi e
cassa previdenza avvocati, la somma dovuta si aggira attorno ai
400mila euro.
Franzoni, condannata nel 2008 in via definitiva a 16 anni per
l'omicidio del figlio Samuele nel 2002, fu assistita da Taormina
nel processo fino a quando il noto penalista non rinunciò
definitivamente al mandato, a febbraio 2007. L'avvocato, nel
2013, assistito dal figlio Giorgio, citò in giudizio la donna
chiedendo onorari mai pagati per 771.507 euro. La difesa di
Franzoni, assistita dagli avvocati Lorenzo Imperato, Cristiano
Prestinenzi e Livio Bonazzi, è sempre stata che fin dall'inizio
Taormina aveva pattuito la gratuità della prestazione. Ma il
giudice osserva che non c'è prova dell'accordo e che quindi è
stato un equivoco.
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