Il sindaco di un piccolo comune
ungherese al confine con la Serbia, Asotthalom, con un'ordinanza
ha bandito il velo islamico, la costruzione di moschee e i gay.
Laszlo Toroczkai, il primo cittadino del centro di 1.800
anime, è un noto estremista e fa parte della direzione nazionale
del partito ultranazionalista Jobbik. "Qui siamo tutti bianchi,
europei e cristiani, non vogliamo immigrati e omosessuali", ha
detto alla Bbc britannica. Nel comune vivono due persone
musulmane, integrate da tempo nella società locale.
Il prefetto (rappresentante del governo) oggi ha presentato
una denuncia alla Corte suprema per l'abrogazione dell'ordinanza
locale. "Il sindaco non ha competenza di cambiare la legge
nazionale sulla convivenza e sulla libertà di fede", ha fatto
presente nel suo ricorso. Sul caso potrà pronunciarsi anche la
Corte costituzionale, per l'eventuale abrogazione
dell'ordinanza. Il partito Jobbik, secondo nei sondaggi, punta a
prendere il posto del premier Viktor Orban alle elezioni del
2018.
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