Una città in mano ai ribelli nel
nord della Siria è stata esposta ad agenti tossici provenienti
da un arsenale ribelle colpito da un bombardamento aereo
siriano: così il ministero della Difesa russo parla di quanto
accaduto ieri nella provincia di Idlib, dove sono morte decine
di persone. Mosca smentirebbe così da parte sua l'ipotesi che il
regime di Damasco abbia volutamente eseguito un attacco chimico.
Il portavoce del ministero, il generale maggiore Igor
Konashenkov, ha detto stamattina che le attività militari russe
hanno registrato ieri un attacco delle forze aeree siriane su
depositi di armi e una fabbrica di munizioni nella periferia
orientale della città di Khan Sheikhoun. Konashenkov ha aggiunto
che armi chimiche prodotte dalla fabbrica sono state utilizzati
in Iraq e lo stesso tipo di armi erano state usate
precedentemente dai ribelli ad Aleppo, dove si erano riscontrate
sintomatologie simili a quelle osservate nelle immagini arrivate
ieri da Khan Sheikhoun.
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