L'Arco di Palmira, simbolo
del sito archeologico siriano distrutto dall'Isis, rivive per
tre mesi ad Arona, in piazza San Graziano, davanti al museo
archeologico intitolato a Kaled Al Asaad, l'archeologo-custode
del sito assassinato dai terroristi islamici.
Alla presentazione dell'iniziativa c'erano i due figli del
martire, Waled e Omar, intervenuti quando l'Institute for
digital archeology di Oxford ha consegnato al museo aronese un
dipinto che ritrae proprio Kaled Al Asaad.
L'Arco, realizzato dall'istituto oxfordiano, è identico a
quello distrutto dall'Isis, solo più piccolo: già esposto a
Londra, Dubai, New York e, in Italia, a Firenze. Allestito fino
al 30 luglio, una serie di luci lo illumina tutte le sere fino a
mezzanotte.
"La ricostruzione - spiega il sindaco di Arona, Alberto
Gusmeroli - ha un valore storico ma anche simbolico. E' la
dimostrazione di come sia possibile ricostruire, grazie alle
moderne tecnologie, qualcosa del passato che altrimenti andrebbe
perso".
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