Jens Weidmann, il presidente della
Bundesbank indicato ieri da un quotidiano per la successione a
Mario Draghi alla presidenza della Bce, non si tira indietro e
rivendica il diritto della Germania a candidare un tedesco.
"Cosa intende, che questa sarebbe l'unica nomina europea di
alto livello che esclude una certa nazionalità di per sé?", ha
risposto Weidmann in un'intervista al quotidiano austriaco Der
Standard. "No, seriamente, il presidente della Bce dovrebbe
essere scelto secondo le sue qualifiche, e non in base alla
nazionalità".
La Banca centrale europea, ha aggiunto, dovrà "avere la
schiena dritta" quando le pressioni inflazionistiche si faranno
più forti, resistendo alle pressioni politiche e alle
considerazioni di bilancio di alcuni Paesi.
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