"Intimando di
restituire all'imperatore ciò che gli appartiene, Gesù dichiara
che pagare la tassa non è un atto di idolatria, ma un atto
dovuto all'autorità terrena". Lo ha detto il Papa all'Angelus
commentando il Vangelo di oggi ("Rendete dunque a Cesare quello
che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio"). Ma "dall'altra,
ed è qui che Gesù dà il 'colpo d'ala' - dice Papa Francesco -
richiamando il primato di Dio chiede di rendergli quello che gli
spetta in quanto Signore della vita dell'uomo e della storia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA