Aprire al pubblico, entro il 2020,
la celebre stanza segreta di Michelangelo nelle Cappelle medicee
di Firenze, dove il Buonarroti si rifugiò nel 1530 alcune
settimane per sfuggire alla vendetta dei Medici in esilio dopo
il suo tradimento in favore dei ribelli della rivolta popolare
che li aveva spodestati. E' il piano della direttrice del
Bargello (museo dal quale le cappelle medicee dipendono a
partire dalla riforma Franceschini), Paola D'Agostino. Lo
spazio, rimasto segreto dal Rinascimento al 1975, quando quasi
per caso fu scoperto dall'allora responsabile delle Cappelle
Paolo Del Poggetto, impreziosito dalla presenza di tanti
disegni, vergati sulle anguste mura dallo stesso Michelangelo
per sconfiggere la noia della sua permanenza forzata nel
nascondiglio, non è infatti accessibile ai visitatori.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA