E' prevista per domani l'autopsia
sul corpo di Totò Riina, il boss di Cosa Nostra morto
all'ospedale di Parma, dove era ricoverato da 10 giorni in
terapia intensiva. Al momento non risultano alla Procura nomine
di consulenti tecnici di parte da parte dei familiari, che, a
quanto si è appreso, non sono riusciti a incontrarlo prima che
morisse nonostante il permesso straordinario ricevuto dal
ministro della Giustizia. Non risulta per ora che a Parma sia
stata chiesta una benedizione della salma, mentre il portavoce
della Cei ha già fatto sapere che "un funerale pubblico non è
pensabile", ricordando "la scomunica del Papa ai mafiosi, la
condanna della Chiesa italiana che su questo fenomeno ha una
posizione inequivocabile. La Chiesa non si sostituisce al
giudizio di Dio - ha detto - ma non possiamo confondere le
coscienze". Per Rosy Bindi "la sua fine non è la fine della
mafia siciliana", ma c'è chi lo spera. Per il fratello di Paolo
Borsellino, con Riina scompare "un'altra cassaforte" di segreti.
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