"Una cultura del mutuo
riconoscimento non si può costruire sulla base della violenza e
della distruzione che alla fine chiedono il prezzo di vite
umane. Non si può chiedere il riconoscimento annientando
l'altro, perché questo produce solo maggiore violenza e
divisione". Così il Papa nella messa a Temuco davanti ai popoli
indigeni. "La violenza chiama violenza, la distruzione aumenta
la frattura e la separazione. La violenza finisce per rendere
falsa la causa più giusta. Per questo diciamo 'no alla violenza
che distrugge'". E allora per Papa Francesco occorre "non
permettere che vinca lo scontro o la divisione". Ma "una delle
principali tentazioni da affrontare è quella di confondere unità
con uniformità", poiché "l'unità non nasce né nascerà dal
neutralizzare o mettere a tacere le differenze". Essa, per il
Pontefice, "non è e non sarà un'uniformità asfissiante che nasce
normalmente dal predominio e dalla forza del più forte, e
nemmeno una separazione che non riconosca la bontà degli altri".
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