Le espulsioni di Roberto Motta e
Antonio Caracciolo durante la corsa alle Comunarie di Roma 2016
erano illegittime e per questo il M5s dovrà anche pagare 30 mila
euro di spese legali. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale
di Roma che si è espresso così sul ricorso di Roberto Motta e
Antonio Caracciolo. La sentenza, rende noto il legale dei
ricorrenti, Lorenzo Borrè, ha anche riconosciuto ai due
militanti il loro diritto di elettorato passivo nelle primarie
del 2016, da cui erano stati esclusi a seguito delle espulsioni.
Nel dispositivo, spiega il legale, il tribunale conferma inoltre
l'esistenza di due distinte associazioni denominate "MoVimento 5
stelle" e le ha condannate entrambe al pagamento delle spese
legali che in totale ammontano ad oltre 30 mila euro. Il
giudice ha infine riconosciuto l'estinzione parziale del
processo su un terzo esponente del M5s, Paolo Palleschi con il
quale la questione è stata definita bonariamente grazie ad un
accordo transattivo.
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