L'ufficio dell'Alto commissario
per i diritti umani dell'Onu è "gravemente preoccupato" per le
notizie sul decesso di Kavous Sayed Emami in Iran e "sulle
circostanze della sua morte". Lo ha detto il portavoce del
Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. Il noto sociologo e
ambientalista iraniano-canadese è morto mentre era detenuto
nella prigione di Evin. Secondo le informazioni ricevute
dall'Ufficio per i diritti umani - ha spiegato il portavoce -
Emami è stato arrestato il 24 gennaio, la sua famiglia è stata
informata della morte il 9 febbraio ed è stata spronata a
procedere immediatamente alla sua sepoltura, senza chiedere una
conferma indipendente sulle cause del decesso. L'ufficio Onu ha
esortato il governo di Teheran a "garantire i diritti umani a
tutte le persone in custodia e a fornire informazioni sul loro
stato alle famiglie.
Da Teheran il portavoce della Commissione per la sicurezza
nazionale del Parlamento iraniano afferma che l'attivista "si è
suicidato, usando la sua camicia come corda".
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