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Ostia:cronista 'denuncerei ancora' Spada

Ostia:cronista 'denuncerei ancora' Spada

Udienza processo, sit in solidarietà. Dda esamina 'caso' alloggi

ROMA, 19 febbraio 2018, 18:49

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ha ribadito le accuse al boss che cinque anni fa l'aveva minacciata per il suo lavoro di cronista. Una testimonianza, quella resa oggi dalla giornalista Federica Angeli nel processo a carico di Armando Spada, esponente dell'omonimo clan di Ostia, in cui ha raccontato la sua vita da "cronista sotto scorta" in un pezzo di Roma ostaggio di una organizzazione di stampo mafioso. "Rifarei quello che ho fatto ma la mia vita è cambiata", ha detto ai colleghi che fuori la città giudiziaria hanno organizzato un sit in di solidarietà. Un concetto ribadito anche davanti al giudice monocratico nel processo in cui al "boss" degli Spada viene contestato il reato di minacce e violenza privata. Le parole della cronista arrivano proprio nel giorno in cui in Procura sono stati consegnati gli atti relativi ad un'altra vicenda che riguarda gli Spada: l'assegnazione di una casa popolare a Giuseppe, parente dei due presunti reggenti del clan, Carmine e Roberto. I pm della Dda dovranno valutare l'esistenza o meno di profili penali.
   

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