Il decreto voluto da Donald Trump, e
che introduce dazi del 25% per l'acciaio e del 10% per
l'alluminio in arrivo negli Stati Uniti dal Paesi esteri,
esclusi Canada e Messico, potrebbe avere pesanti conseguenze
sull'industria automobilistica mondiale, e - come qualcuno tra i
costruttori ha già fatto notare - sul prezzo finale delle
vetture. Nel 2017 il mercato Usa ha fatto segnare una disavanzo
della Germania in parti e veicoli a motore pari a 22 miliardi di
dollari, mentre quello relativo alle importazioni dalla Gran
Bretagna per le stesse voci merceologiche si ferma a 7 miliardi.
Le tasse di entrata negli Usa per le auto assemblate in Europa
sono del 2,5% e del 25% su veicoli commerciali e pick-up mentre
l'Ue applica un dazio del 10% sulle auto in arrivo dall'Usa. Ora
nelle intenzioni di Trump ci sarebbero doganali per le auto e i
furgoni inasprite al 35%. "L'Europa deve agire con
determinazione - ha detto Bernhard Mattes, presidente della
potente associazione tedesca dei costruttori di auto VDA.
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