Nella vita quotidiana non
sono rari i casi di dirigenti disposti a sacrificare l'impresa
pur di vedere salvati i propri interessi, di ottenere un proprio
tornaconto. Lo ha detto il Papa nell'omelia della messa a Santa
Marta. Il pontefice, partendo dalle letture del giorno, indica
allora come esempio Mosè, che non entra nella "logica della
tangente", lui è con il popolo e lotta per il popolo. "Niente
tangente. Io sono con il popolo. E sono con Te. Questa - ha
spiegato il Papa - è la preghiera di intercessione: una
preghiera che argomenta, che ha il coraggio di dire in faccia al
Signore, che è paziente. Ci vuole pazienza, nella preghiera di
intercessione: noi non possiamo promettere a qualcuno di pregare
per lui e poi finire la cosa con un Padre Nostro e un'Ave Maria
e andarcene. No. Se tu dici di pregare per un altro, devi andare
per questa strada. E ci vuole pazienza".
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