"Quello che mi ha fatto più male è che rispetto alle accuse di usare strumentalmente il lavoro abbiamo avvertito un silenzio assordante e chi speravamo ci dovesse difendere è stato zitto.
A partire dall' Anm e il Csm".
Lo ha detto il pm della Dna Nino Di Matteo, dopo la sentenza
sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, intervenendo alla
trasmissione "1/2 ora in più" di Lucia Annunziata, in onda sui
Rai tre a proposito delle critiche subite, negli anni, dal pool
che ha coordinato l'inchiesta. "I carabinieri che hanno
trattato - ha aggiunto Di Matteo - sono stati incoraggiati da
qualcuno. Noi non riteniamo che il livello politico non fosse a
conoscenza di quel che accadeva. Ci vorrebbe 'un pentito di
Stato', uno delle istituzioni che faccia chiarezza e disegni in
modo ancora più completo cosa avvenne negli anni delle stragi".
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