Venezia-Guggenheim: un binomio a
cui Karole Vail non si sottrae. "Peggy ha vissuto qui per 30
anni - ricorda - e la sua impronta è veramente presente. E'
stata lei a scegliere di rimanere e ad aprire alla città la sua
collezione in modo molto generoso". La nipote della mecenate
quasi un anno fa è tornata in laguna, chiamata a dirigere la
Collezione Peggy Guggenheim, dopo la guida per 37 anni di Philip
Rylands.
E' da poco dopo la fine della II guerra mondiale che i
destini della città lagunare e dei Guggenheim si incrociano,
dallo sbarco di Peggy da oltre Oceano con un carico di opere mai
viste da presentare negli spazi del Padiglione greco nella
Biennale del '48. Dal 25 maggio, quel momento tornerà idealmente
a rivivere con una mostra "gioiello", con il ritorno in laguna
di dipinti come le opere di Jean Hélion o Friedrich
Vordemberge-Gildewart donate al Museo di Tel-Aviv.
Un'esposizione chiamata a fare da apripista alla sequenza di
iniziative in cantiere per il 2019, 40 anni dalla scomparsa di
Peggy.
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