"Non spetta a me, ma io non avrei
sottoscritto" l'ultimatum a Trump deciso da Macron, Merkel e May
"e non perché sono a favore dei dazi, ma perché bisogna tenere i
toni molto bassi e stare molto attenti a non costruire una
situazione che rischia di sfuggirci di mano". Lo ha detto il
ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda per
il quale ci sarebbero ancora margini di trattativa e nelle
prossime ore "potrebbe anche arrivare un'altra proroga" della
sospensione dei dazi Usa verso l'Ue. "Vediamo cosa succede".
"Usa e Ue devono restare uniti e cercare di non far
deflagrare un sistema di scambi commerciali che abbiamo creato
noi", ha aggiunto Calenda sottolineando che è necessario
"evitare un'ennesima frattura nell'occidente in un momento molto
complicato". "I dazi su alluminio e acciaio sono gravi - ha
detto - ma se la guerra comincia a essere sulle automobili
allora diventa un'altra cosa: l'automotive vale 6 volte quello
che valgono alluminio e acciaio è un rischio da
scongiurare".
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