Sana Cheema, la giovane
italo-pachistana morta il 24 aprile in Pakistan in una vicenda
di sospetto 'delitto d'onore', è stata strangolata secondo i
risultati dell'autopsia realizzata dal Laboratorio forense del
Punjab.
L'autopsia, rivela il rapporto di cui l'ANSA ha ricevuto un
estratto, mostra che "l'osso del collo è stato rotto", indizio
che orienta verso un decesso per strangolamento. La ragazza, che
viveva a Brescia, è stata uccisa dopo aver rifiutato, secondo i
suoi amici, un matrimonio combinato deciso per lei dalla
famiglia.
Il padre della ragazza, Ghulam Mustafa, il fratello Adnan
Mustafa e lo zio Mazhar Iqbal sono in arresto già da alcune
settimane.
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