Paga oraria con, in più, "un quid
legato alle prestazioni", pagamento dei contributi Inps e Inail
e cancellazione degli algoritmi di reputazione. Sono alcuni dei
contenuti della Carta per i riders preparata da Foodora in vista
dell'incontro con il ministro del lavoro, Luigi Di Maio, il 2
luglio. L'ha annunciata l'amministratore delegato di Foodora,
Gianluca Cocco, al Festival del Lavoro, a Milano. La Carta, ha
spiegato, è già stata firmata da altre realtà del settore.
"Questo business - ha poi aggiunto - si basa molo sulla
flessibilità, che permette ai rider di decidere quando, se
lavorare e se accettare la consegna". A fine maggio a Bologna
era stato messo sul tavolo il primo accordo metropolitano in
Europa sui temi della gig economy, la 'Carta dei diritti
fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano',
firmata però solo da due piccole realtà (Sgnam e Mymenu), i
giganti del delivery come Just Eat, Glovo, Deliveroo e Foodora
non avevano aderito aspettando un confronto a livello nazionale.
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