Forze di polizia e paramilitari
del Nicaragua hanno preso il controllo ieri del centro di
Masaya, città a 30 chilometri da Managua che era diventata il
simbolo della resistenza al governo del presidente Daniel
Ortega.
L'operazione militare, scrive il quotidiano El Nuevo Diario,
è durata oltre sette ore, in particolare nell'area della
comunità indigena di Monimbó, ed ha avuto un bilancio, per un
ampio uso di armi da fuoco, di almeno tre morti e numerosi
feriti.
Le vittime sono state confermate dall'Associazione
nicaraguense per i Diritti umani (Anpdh), che ha precisato
trattarsi di un agente di polizia, di un ragazzo di 15 anni e di
una donna che si era affacciata alla porta della sua casa. La
stessa Anpdh ritiene che il numero dei morti potrebbe essere
anche più alto, ma una verifica è per il momento impossibile
perché non si può entrare nella città che è praticamente
circondata dalle forze governative.
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