"La parola 'fallimento' è molto brutta.
Certo, i risultati non sono stati buoni ma questi giocatori
hanno dato il massimo, in questi anni tutti ci hanno ammirato.
Ecco perchè non ci sarà una rivoluzione ma solo cambiamenti e
l'età non sarà vincolante". Così Luis Enrique nella sua nuova
veste di nuovo ct della Spagna ("Mi considero asturiano,
spagnolo e anche catalano") nella conferenza stampa di
presentazione, arrivata a poche settimane dall' eliminazione
delle Furie Rosse dal Mondiale in Russia. L'ex tecnico del
Barcellona rende merito al suo predecessore Julen Lopetegui e
spiega che "essere ct implica una grande responsabilità, devi
giocare per il tuo paese e difendere la nazionale. Abbiamo una
nazionale di alto livello, dobbiamo sapere come difendere,
attaccare ed essere aggressivi quando abbiamo la palla. Ci sono
giocatori per il mio modo di intendere il calcio, bisogna
evolvere, è obbligatorio e vedrete che quando darò la mia prima
lista di convocati, ci saranno sicuramente delle sorprese".
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