Il destino della permanenza di
Julian Assange nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra, dove ha
trovato asilo sei anni fa, appare ormai appeso a un filo. A
sostenerlo sono fonti a lui vicine convinte che l'arrivo stasera
nella capitale britannica del presidente Lenin Moreno - atteso
domani da colloqui con la premier Theresa May nell'ambito di un
tour europeo che in settimana lo porterà pure in Spagna - possa
preludere al "tradimento" finale: ossia l'espulsione dalla sede
diplomatica del fondatore di Wikileaks, la sua consegna alle
autorità del Regno e quindi a la verosimile estradizione verso
gli Usa, furiosi con lui fin dalla gigantesca pubblicazione
d'imbarazzanti documenti diplomatici riservati datata 2010.
L'ultima indiscrezione al riguardo è arrivata da Glenn
Greeenwald, reporter americano che fu in prima fila dalle
colonne del britannico Guardian nelle rivelazioni del 2010 e che
ora vive in Brasile dove dirige The Intercept, sito di
giornalismo d'inchiesta anticonformista.
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