(ANSA) ROMA, 23 LUG - "Un finale così ha spaventato anche
noi, è davvero demoniaco. È come se in questo film ci fosse
stato un quarto sceneggiatore diabolico". A parlare così
all'ANSA è Pupi Avati al primo giorno di riprese, a Forte
Bravetta, de 'Il signor Diavolo' tratto dal suo ultimo romanzo
omonimo edito da Guanda. Un ritorno al cinema-cinema quello di
Avati con questo film scritto, oltre che da lui, dal fratello
Antonio e dal figlio Alvise e prodotto da Videa e Rai Cinema.
Per Avati è un ritorno al romanzo gotico e a quel 'La casa
delle finestre che ridono' (1976) che è rimasto dentro il suo
cuore. Ma nel cuore del regista bolognese, nessuna vera voglia
di mollare: "Ho in mente due altri progetti: Floating coffins in
cui vorrei raccontare, in una sorta di antologia, tutte le paure
del mondo e, soprattutto, per i Settecento anni dalla morte di
Dante, nel 2021, vorrei raccontare la sua straordinaria figura
proprio come l'ha tratteggiata Boccaccio nel suo Il
trattatello".
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