I colori e la drammaticità di Giambattista Tiepolo, il più insigne pittore italiano del '700, ultimo esponente del barocco nell'arte europea. E poi la star delle vedute, Canaletto, e l'ideatore del ''capriccio'', Francesco Guardi. E ancora Pietro Longhi, maestro della pittura di genere, che elevò a soggetti pittorici appuntamenti segreti, scenette di strada, persino Il gioco cella pentola. L'arte italiana è protagonista nell'estate di Mosca con Da Tiepolo a Canaletto e Guardi, mostra che fino al 14/10 al prestigioso Museo Statale delle Arti Figurative Pushkin (poi attesa a Vicenza) per la prima volta riunisce in un unico spazio 57 opere, tutte note a livello mondiale, della scuola veneta del XVIII secolo (23 del Museo Civico di Palazzo Chiericati di Vicenza, 25 del Museo Pushkin e 9 delle Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari). Una nuova tappa nei rapporti culturali tra Russia e Italia, con una piccola anteprima all'Ambasciata d'Italia a Mosca con l'Enea, Anchise e Ascanio di Giandomenico Tiepolo
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