Carlotta Benusiglio è morta "con
grande probabilità" a causa di una "asfissia prodotta da
impiccamento" e sul cadavere riesumato non c'erano "lesioni"
riconducibili ad un "eventuale strangolamento, parziale o
totale, con successiva sospensione del corpo". Lo scrivono i
medici legali, parlando anche di "natura suicidiaria
dell'evento", nella perizia sul caso della stilista di 37 anni
trovata impiccata con una sciarpa ad un albero, a Milano, il 31
maggio 2016. Nel 'giallo' della morte della donna, il fidanzato
41enne Marco Venturi (difeso dal legale Andrea Belotti), che
aveva trascorso la nottata con lei, in una lunga e complessa
inchiesta è passato dalla posizione di persona informata sui
fatti, col fascicolo in via di archiviazione, a indagato per
istigazione al suicidio fino ad accusato di omicidio volontario
aggravato. A febbraio, poi, il gip Alfonsa Ferraro ha disposto
nuovi accertamenti con la formula dell'incidente probatorio e
con la riesumazione della salma.
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