Per ora l'ipotesi è di incendio
colposo ma molto presto non si esclude da parte degli inquirenti
che il fascicolo aperto dalla Procura di Napoli Nord sul
maxi-rogo che ha devastato a Caivano (Napoli), in piena Terra
dei Fuochi, l'area di stoccaggio di rifiuti dell'azienda Di
Gennaro Spa, possa ampliarsi ad altri titoli di reato. Come il
dolo, ad esempio, o il disastro ambientale, considerando anche
la densa nube nera sprigionatasi dalla combustione della carta e
della plastica che ha interessato una decina di comuni tra il
Napoletano e il Casertano.
Gli inquirenti - procuratore Francesco Greco e aggiunto
Domenico Airoma con i sostituti Fabio Sozio e Patrizia
Dongiacomo - attendono gli esiti degli accertamenti delegati ai
Vigili del Fuoco di Napoli prima procedere oltre, ma qualche
piccolo indizio sul fatto che dietro il rogo di due giorni fa
possa esserci la mano dell'uomo, già esiste.
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