E' meglio andare in vacanza. Dalla
Cassazione, infatti, arriva un giro di vite soprattutto per i
dipendenti della pubblica amministrazione, specie i dirigenti,
che accumulano giorni di ferie non goduti sperando poi di
monetizzarli quando vanno in pensione o si trasferiscono da un
ramo all'altro del pubblico impiego. Per passare all'incasso
delle ferie non consumate, non è sufficiente - spiega la Suprema
Corte - sostenere la semplice carenza di organico, ma servono
documenti circostanziati che dimostrino "eccezionali e motivate
esigenze di servizio o cause di forza maggiore" che hanno reso
indispensabile la rinuncia alle vacanze, lontano dal lavoro.
Cosi' e' stato respinto il ricorso di un ex primario che aveva
accumulato 246 giorni di ferie non consumate.
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