Twitter difende la sua decisione
di non rimuovere e cacciare Alex Jones, l'animatore del sito
Infowars e uno dei più celebri complottisti d'America,
pubblicamente appoggiato dal presidente Donald Trump.
"Jones - spiega l'amministratore delegato Jack Dorsey - non
viola la politica di Twitter, che vieta il bullismo e i
comportamenti minacciosi ma non i post che sono solo offensivi
per molti". Alcune pagine e podcast di video sono stati vietati
da Apple, Facebook e Spotify.
Twitter non deve "soccombere ma semplicemente reagire alla
pressione esterna" aggiunge Dorsey. "Farlo vorrebbe dire
diventare un servizio costruito sul nostro personale punto di
vista. Account come quello di Jones - mette in evidenza l'AD di
Twitter - possono spesso creare sensazionalismi e diffondere
rumors senza prove, ed è quindi necessario che i giornalisti
documentino, validino e respingano queste informazioni
direttamente così che la gente possa formarsi la propria
opinione".
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