Due milioni e mezzo di
euro di sanzioni comminate ad aziende per infrazioni alla
normativa sul lavoro; 718 aziende controllate, 59 persone
deferite all'Autorità Giudiziaria, 1.640 perquisizioni
personali. Sono i dati forniti dal prefetto di Reggio Calabria,
Michele di Bari, in relazione all'attività interforze messa in
atto per il contrasto al fenomeno del caporalato nel reggino.
"Una piaga del nostro Paese, dei nostri territori - ha
sostenuto di Bari - e un fenomeno deprecabile sul quale lo Stato
dimostra la sua forza. Non daremo tregua allo sfruttamento del
lavoro nero - ha promesso il Prefetto - Così come abbiamo fatto
in questi mesi, attraverso servizi quotidiani, effettuati nelle
ore più impensabili".
Alla riunione hanno partecipato i vertici provinciali di
Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Carabinieri Forestali,
Azienda sanitaria provinciale, Ispettorato del lavoro, Parco
Nazionale d'Aspromonte ed Enti locali.
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