"Lo Stato non ha
tutelato i suoi cittadini. Da domani quella legata alla morte di
mio figlio sarà una battaglia per trovare i colpevoli della
morte di Giovanni, dei suoi amici e di tutti i morti che non
possono essere solo un numero". Così Roberto Battiloro, padre
del ragazzo di 29 anni deceduto nel crollo del ponte a Genova
insieme con tre amici (Matteo Bertonati, Gerardo Esposito e
Antonio Stanzione) poco prima dei funerali dei ragazzi a Torre
del Greco. "Mio figlio è stato ammazzato. Vittima di un destino
beffardo ma anche di chi non ha pensato che su quel ponte
potevano esserci dei figli di gente oggi disperata" ha aggiunto
Battiloro.
All'esterno del casello di Torre del Greco nella
notte è stato posto uno striscione (poi rimosso) nel quale si
leggeva ''Antonio, Matteo, Giovanni e Gerardo... non è stato il
fato ma lo Stato!''.
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