Il 20 agosto del 1929, nasce a
Napoli, l'esemplare tipico dell'intellettuale partenopeo.
Luciano de Crescenzo, figlio di un fabbricante di pellami, ha
svelato negli anni e a modo suo, ogni dettaglio della sua
biografia: dai genitori che si conoscono "in fotografia" alle
marachelle col compagno di scuola Carlo Pedersoli in arte Bud
Spencer; dall'apprendistato nella ditta paterna agli studi in
ingegneria idraulica passando per i giorni di guerra a Cassino.
Dietro l'aria sorniona, l'ingegner De Crescenzo è prima di tutto
un umanista che ha fatto di ironia e divulgazione le sue
bandiere espressive, intingendo il tutto in un umorismo sapido e
colto che diventa popolare con la levità tipica della sua
cultura, fatta risalire alla filosofia greca tradotta nel
buonsenso comune. Dopo aver fatto carriera da informatico,
lascia il lavoro e si dedica alla scrittura in "Così parlo
Bellavista" (1977), che vendette oltre 600 mila copie. E'
seguita un'altra cinquantina di testi, ma è stato anche regista,
attore, opinionista.
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