"Il crollo del ponte Morandi sul
torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di
Genova". Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di
Genova, nell'omelia dei funerali di Stato delle vittime.
"Sappiamo che qualunque parola umana, seppure sincera, è poca
cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia
nulla può cancellare e restituire", ha aggiunto. Tuttavia Genova
"non si arrende: l'anima del suo popolo in questi giorni è
attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a
lottare. Come altre volte, noi genovesi sapremo trarre dal
nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e
generoso vive in noi e che spesso resta riservato, quasi
nascosto, schivo", ha detto il vescovo sottolineando la
generosità dei soccorritori. Bagnasco ha riferito che il Papa
ieri lo ha chiamato per esprimere la sua vicinanza. Due applausi
hanno interrotto l'omelia del vescovo: quando ha detto che
Genova non si arrende e quando ha citato i vigili del fuoco.
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