"Sono innocente, non sono stato
io, durante tutta la mia vita sono sempre stato una vittima". E'
la frase che ha ribadito più volte Luciano Tarlao, sia al
proprio avvocato, Marzio Calacione, che al Gip e agli
investigatori che lo hanno interrogato parlando di ripetuti
disaccordi. Tuttavia, intorno all'uomo automaticamente, che ha
quasi 90 anni ed è incensurato, si sono addensati tutti i
sospetti per cui viene ritenuto l'omicida di Mauro Vazzano, suo
coinquilino ucciso nel sonno una decina di giorni fa nell'
appartamento Ater nel quartiere Gretta. Appartamento ove ha
convissuto con il cadavere una settimana.
Ieri il Gip del tribunale di Trieste Giorgio Nicoli ha svolto
l'interrogatorio di convalida nel carcere del Coroneo al termine
del quale ha confermato il provvedimento di fermo; stamani,
invece, ha sciolto la riserva sulle misure cautelari decidendo
che l'anziano resterà in carcere.
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