Il "tempo della
vicinanza" con "le famiglie delle vittime, con gli sfollati che
hanno perso la casa e gli affetti, con l'intera città di Genova"
sia "una vicinanza fattiva, operosa, intima, silenziosa e non
rabbiosa, senza fomentare odi ideologici, senza atti di
sciacallaggio politico e desideri di vendette". Lo scrive il
cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nel suo
articolo sul crollo del ponte Morandi a Genova "Fra due sponde"
per Il Settimanale dell'Osservatore Romano, in edicola domani.
Bassetti invoca "non solo un grande sforzo comunitario, ma una
responsabilità condivisa e un impegno civile costante e
duraturo. Da molti anni, con tutti i limiti dell'azione
pastorale, ho lanciato l'allarme nei confronti della 'nostra
diletta Italia', che in più occasioni ho definito come il paese
della 'fragile bellezza'. Un paese stupendo, meraviglioso nel
suo paesaggio e nelle sue opere d'arte, ma estremamente fragile
nel suo tessuto urbanistico, territoriale e anche in quello
sociale".
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