"Di sicuro quel post non
l'ho scritto io": si difende la dottoressa del pronto soccorso
di Spoleto finita nella bufera per quanto scritto contro i
migranti in un gruppo su Facebook. Ipotizzando uno scherzo nei
suoi confronti o una violazione del profilo. Il medico denuncia
intanto di avere ricevuto minacce, anche fisiche.
"Attueremo ogni iniziativa per tutelarne l'immagine
professionale ma anche l'incolumità" ha detto all'ANSA il suo
legale, l'avvocato Simone Budelli. A lui la dottoressa ha
spiegato che quando è stato pubblicato il post era a una festa e
in quell'occasione avrebbe lasciato incustodito l'i-pad. Appena
si è accorta delle frasi offensive - sempre in base alla sua
versione - le ha quindi cancellate. "Quanto compare in quel post
- ha sottolineato l'avvocato Budelli - è opposto a quello che
lei pensa. Sono cose che non ha mai messo in pratica nei diversi
anni nei quali frequenta le corsie del pronto soccorso dove ha
sempre fornito assistenza indistintamente a tutti".
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