Alla Mostra del cinema di Venezia
Michele Riondino si sente "un po' come a casa. Ci sono arrivato
prima come spettatore, in tenera età, da studente di teatro,
proprio per ammirare il cinema i grandi attori e registi, poi
molte volte come attore (tra i tanti suoi film al Lido, Dieci
inverni, Noi Credevamo, Il Giovane favoloso, Bella addormentata,
Acciaio, La ragazza del mondo), e ora come "padrino, o madrino,
come volete, per la serata di apertura e chiusura, un'esperienza
unica, che mi lusinga. Io sono cresciuto grazie alla Mostra e ai
suoi film". Lo dice sorridendo l'attore sulla terrazza del
Palazzo del Cinema, alla vigilia del suo debutto come
cerimoniere.
Una nuova sfida che si affianca a quella che sta per
affrontare a teatro, nei panni del demone Woland
nell'allestimento di Il maestro e Margherita di Bulgakov, con
cui sarà in tournée e sul set, per 'Un'avventura', musical
diretto da Marco Danieli, con Laura Chiatti e le canzoni di
Lucio Battisti e Mogol come colonna sonora.
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