Il presidente russo Vladimir Putin
ha ammorbidito la riforma delle pensioni, che si è rivelata
molto impopolare in Russia facendo calare i consensi al capo del
Cremlino, riducendo l'aumento dell'età pensionabile per le donne
(da 63 a 60 anni, a regime) ma ha lasciato invariato l'aumento a
65 anni per gli uomini, pur introducendo alcuni correttivi per i
primi che subiranno gli effetti dei cambiamenti. "L'obiettivo è
garantire la stabilità finanziaria del sistema pensionistico per
il futuro", ha detto Putin parlando alla nazione in tv. "Una
decisione difficile ma necessaria per la sicurezza del Paese".
Gli emendamenti arrivano dopo un crollo nei rating di Putin
('solo' il 67% dei russi approva il suo operato, ben lontano dai
picchi di oltre l'80% precedenti alle elezioni), un'ondata di
proteste in tutto il Paese e a pochi giorni dalle manifestazioni
indette dal Partito Comunista (il 2 settembre) e dall'oppositore
Alexei Navalny (il 9). "Vi sto chiedendo di capire", ha detto
Putin ai cittadini russi.
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