Pochi giorni dopo l'annuncio che non
avrebbe ottenuto il visto australiano in tempo per una
programmata partecipazione all'Antidote Festival, l'ex talpa di
Wikileaks Chelsea Manning ha ricevuto una standing ovation, dopo
aver parlato in collegamento satellitare, ieri sera all'evento
all'Opera House di Sydney. L'ex soldato analista di
intelligence, condannato a 35 anni per violazione della legge
sullo spionaggio per aver passato a Wikileaks quasi 750 mila
documenti militari classificati, ha scontato sette anni di
carcere duro durante i quali ha completato la transizione di
genere, cambiando il nome da Bradley a Chelsea, finche' l'allora
presidente Barack Obama, ha commutato la pena concedendole così
la libertà.
Ieri sera ha discusso questioni di sicurezza nazionale e di
privacy, ha parlato della sua storia come analista di
intelligence nelle guerre in Iraq e in Afghanistan, e di
questioni gay e trans.
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