Oltre 100 persone sono morte in un
naufragio al largo della Libia il primo settembre. Lo riferisce
Medici Senza Frontiere (Msf), riportando alcune testimonianze
dei sopravvissuti, soccorsi dalla guardia costiera libica e
trasferiti a Khoms (a est di Tripoli) il 2 settembre. Tra le
vittime, ci sarebbero anche venti bambini tra cui due piccoli di
17 mesi. Solo due corpi sono stati recuperati. Un sopravvissuto
ha riferito che è stata contattata la Guardia costiera italiana,
ma quando i "soccorritori europei sono giunti la barca era già
affondata".Secondo le informazioni raccolte da Medici senza
frontiere, due gommoni erano partiti la mattina dalla Libia con
a bordo oltre 160 persone ciascuno: si tratta di sudanesi,
maliani, nigeriani, camerunensi, ghaniana, libici, algerini ed
egiziani. "Il primo gommone si è fermato per un guasto al
motore, mentre il nostro ha continuato a navigare ma ha
cominciato a sgonfiarsi verso l'1 del pomeriggio. Eravamo 165
adulti e 20 bambini", ha raccontato un sopravvissuto.
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