Battute finali nel processo in
corso ad Avellino per la strage del bus precipitato il 28 luglio
del 2013 dal viadotto "Acqualonga" dell'A16 nella quale persero
la vota 40 persone. L'udienza di oggi è stata dedicata al
controinterrogatorio da parte dei legali di Autostrade per
l'Italia del professor Felice Giuliani, che nei giorni scorsi
aveva depositato, su incarico del Tribunale, una perizia sulle
cause dell'incidente. In particolare, Giuliani aveva messo sotto
accusa la scarsa manutenzione delle barriere e dei "tirafondi"
(i bulloni che bloccano i "New Jersey" alla sede stradale, ndr).
I legali di Autostrade hanno incalzato il perito proprio sulla
sicurezza e la manutenzione delle barriere, sostenendo che la
perizia "è basata su modelli, criteri e tecniche superati"
ottenendo da Giuliani l'ammissione che "il fenomeno della
corrosione può essere anche imprevedibile". Dalla prossima
udienza, fissata per il 21 settembre prossimo, comincerà la
requisitoria dell'accusa. Sono 15 gli imputati del processo.
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