Potrebbe esserci stato uno scatto
d'ira, un raptus, connesso a una patologia psichiatrica, di cui
soffrirebbe, alla base del gesto con cui ieri il 34enne
arrestato a Sant'Agata di Scarperia (Firenze) ha ucciso il
proprio figlio di 1 anno in un litigio con la convivente, che è
anche madre del piccolo. Questa una prima ipotesi investigativa
che i carabinieri stanno seguendo per determinare il contesto in
cui è maturato il delitto e individuare le cause. Il 34enne
adesso è nel carcere di Sollicciano. "E' in stato di choc e non
ricorda nulla", dice l'avvocato Caterina Manni, difensore
d'ufficio. "Mi ha solo detto - aggiunge - che aveva lavorato
tutta la giornata, che poi era rientrato a casa e che si
aspettava una serata calma. Sull'accaduto non si ricorda nulla".
Lunedì 17 settembre è prevista l'udienza di convalida col gip
Angela Fantechi in carcere. Intanto all'ospedale di Borgo San
Lorenzo resta ricoverata la convivente 30enne con piccole ferite
da taglio a arti e testa.
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