"Dall'inizio di questa settimana
l'Unhcr non ha più accesso diretto ai centri di detenzione
ufficiali, che sono circa 18 nell'area di Tripoli, e da due
giorni non abbiamo più accesso ai porti di sbarco dove vengono
portati i migranti salvati in mare. Uno dei nostri partner
libici, l'ong Libaid è entrata in alcuni centri di detenzione, e
ci ha detto che la situazione è davvero tragica". Così l'inviato
speciale per il Mediterraneo centrale Vincent Cochetel in
un'intervista all'ANSA.
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