L'ex popstar ugandese Bobi Wine,
ora parlamentare dell'opposizione, ha affermato di voler
continuare la sua lotta per una maggiore libertà nel Paese dopo
essere stato fermato dalle forze di sicurezza al suo arrivo
dagli Stati Uniti dove era andato a curarsi per presunte torture
alle quali era stato sottoposto in Uganda. Il parlamentare è
stato "fermato illegalmente", ha twittato dagli Usa il suo
avvocato Robert Amsterdam. Secondo il capo della polizia
ugandese Okoth Ochola, Wine è stato accompagnato nella sua
residenza ma non è sotto arresto. L'uomo, il cui vero nome è
Kyagulanyi Ssentamu, era stato liberato su cauzione a fine
agosto dopo essere stato arrestato nei giorni precedenti con
l'accusa di tradimento e incriminato assieme ad altri per aver
attentato all'incolumità del presidente Yoweri Museweni. Il
deputato, secondo le denunce di decine di colleghi, è stato
torturato in carcere. Per chiedere la sua liberazione erano
scesi in campo artisti di fama internazionale come Brian Eno.
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