Lunga coda davanti al palazzo di
giustizia di Genova per l'incidente probatorio per il crollo del
ponto Morandi. In fila ci sono i famigliari delle vittime, gli
avvocati e alcuni dei 20 indagati. Fuori dal tribunale c'è anche
Adele Chiello, mamma di Giuseppe Tusa, l'ufficiale della
capitaneria morto nel crollo della torre piloti, che ha voluto
portare solidarietà ai parenti delle 43 vittime dello scorso 14
agosto. In aula bunker anche il provveditore Roberto Ferrazza:
"Sono sereno e tranquillo", ha commentato.
"Vogliamo la verità", dice Antonio Cirillo, legale dei
Battiloro, che nel crollo hanno perso il 30enne Giovanni,
videomaker di Torre del Greco. "Sarà difficile, é una lotta
contro i poteri forti - dice -. Ci sono state troppe omissioni,
anche in fase di realizzazione del ponte, ma abbiamo fiducia; la
Procura sta facendo un ottimo lavoro". "Vanno individuati i
colpevoli", aggiunge Andrea Martini, legale della famiglia
Robbiano, il piccolo Samuele e i genitori morti nel crollo.
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